
Digital Stone Project V
Mia Castro
Mia è una scultrice che lavora con il marmo e con il metallo. Ha vissuto in Paesi di tutto il mondo, come Bolivia, Italia, Asia, Nord e Sud America. Questa esperienza le ha permesso di sperimentare vari punti di vista attingendo da differenti culture, capendo il significato della vita. L’unione tra differenti materiali quali pietra e metallo, rappresenta il futuro della sua generazione. Mia ritiene che attualmente così come nel futuro apparteniamo a differenti culture, lingue e religioni mescolate tra di loro. Le sue opere trattano i temi della fragilità della vita, del potenziale potere della natura e dell’essere vivi.
Descrizione dell’opera
Con “Absence and Presence” (現存と不在 ) ha voluto rappresentare attraverso il teschio di una tigre bianca la connessione tra vita e morte attraverso il tempo, l’attualità, il ritorno degli usi e costumi tradizionali.
La tigre bianca è considerata una divinità nella cultura asiatica, la sua forza era al tempo stesso ammirata e temuta nell’antica Cina. Era un animale yang, ovvero dalla forza maschile, ad eccezione delle tigri bianche che venivano invece associate allo yin femminile. Sebbene per alcuni la sua energia fosse reciprocamente yin e yang. D’altronde nel Sud-est asiatico la si considerava un’iniziatrice, in grado di condurre i neofiti nella giungla per morire e rinascere. Quindi un animale a metà fra due mondi.
Bruno Luzzani
Bruno Luzzani, scultore e incisore, è nato nel 1941 a Pognana Lario dove tuttora vive e lavora. Ha studiato alla Scuola d’Arti e Mestieri “G. Castellini” di Como, dove è stato anche insegnante per 15 anni, e all’Accademia di Brera. Ha lavorato come disegnatore tessile. Dal 1965 ha iniziato un’intensa attività espositiva, con mostre personali e collettive. Dal 1985 partecipa ed organizza simposi internazionali di scultura. Gli sono state commissionate opere di notevole importanza, esposte in luoghi privati e pubblici in Italia e all’estero.
“Vengo dal disegno per tessuti – afferma -. Il senso del panneggio e della velatura l’ho portato anche nella mia scultura, dove a poco a poco ho iniziato a confrontarmi con i materiali: prima il legno, poi il tufo e infine il marmo. Con la pietra moltrasina sempre nel cuore, però.”